Da sempre lo STUDIO SCUDERI è impegnato nella ricerca e nella terapia  delle malattie della cornea, applica ai suoi pazienti le metodiche più all’avanguardia per le varie patologie. In quest’ottica si inserisce quella del cross linking corneale

Il cross linking corneale è una terapia innovativa sviluppata circa dieci anni orsono in Germania per il trattamento del cheratocono.

Per capire che cosa è il cheratocono vai al capitolo malattie della cornea.

Quando si è colpiti dal cheratocono, la cornea perde di robustezza e tende a sfiancarsi e assottigliarsi nella parte centrale assumendo una forma appuntita.

Lo scopo del cross linking corneale è aumentare la resistenza dei legami tra le lamelle del tessuto corneale.
La terapia è tecnicamente semplice.

Un collirio contenente riboflavina (Vitamina B2) viene instillato sull’ occhio, si irradia quindi la cornea con una quantità attentamente dosata  di raggi UVA per cinque minuti. Questa procedura viene quindi ripetuta per 6 volte in successione fino ad una esposizione totale di 30 minuti.
I pazienti prima di sottoporsi a un trattamento di cross linking devono eseguire un controllo clinico molto dettagliato con l’esecuzione di approfonditi esami strumentali per valutare la fattibilità dell’intervento.
Dal punto di vista tecnico, la procedura viene eseguita utilizzando due metodiche. Una che prevede la rimozione dell’epitelio corneale e una seconda in cui l’epitelio viene lasciato in sito e instillato un collirio a maggior concentrazione di riboflavina.

Nel post operatorio si utilizzano dei colliri antinfiammatori, lacrime artificiali e applicazione di lente corneale protettiva per alcuni giorni.

Lo scopo finale del cross linking è di posticipare o possibilmente eliminare, la necessità della cheratoplastica perforante e di migliorare la qualità visiva del paziente.
I risultati ottenuti nei numerosi studi internazionali, dimostrano che la stabilità ottenuta è duratura.

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