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LA CATARATTA PROBLEMI E SOLUZIONI

COS'È LA CATARATTA

L'occhio in condizioni normali

I raggi luminosi normalmente entrano nell'occhio, attraversano il cristallino e si focalizzano sulla retina in modo da fornire immagini nitide, che vengono ritrasmesse al cervello tramite il nervo ottico.
 L'occhio con cristallino trasparente permette una normale focalizzazione L'occhio con cristallino trasparente permette una normale focalizzazione











Il cristallino opaco

In presenza di una cataratta i raggi luminosi che entrano nell'occhio non possono attraversare il cristallino opaco ma vengono deviati in più direzioni. Ciò provoca una alterazione nelle immagini che non vanno a fuoco sulla retina, generando così una sensazione di annebbiamento.

L'occhio con cristallino opaco devia i raggi luminosicataratta02



 





EFFETTI DELLA CATARATTA

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Nell'occhio normale le immagini sono nitide ed i colori vivaci
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Con l'inizio delle opacità si perde contrasto
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Quando le opacità diventano molto dense non si riescono più a distinguere gli oggetti

L'INTERVENTO DI CATARATTA

Quando e perché:il trattamento

L'unico trattamento possibile è di tipo chirurgico: non esistono infatti farmaci, esercizi, diete od occhiali che possano far regredire una cataratta già formata.
È importante altresì chiarire che la cataratta non può essere rimossa con un raggio laser, ma attraverso una incisione chirurgica molto piccola nel globo oculare. Oggi il Femtolaser può essere utilizzato per eseguire alcuni passaggi chirurgici molto importanti aumentando la precisione dell'intervento

Come avviene L'intervento?

Si tratta di un intervento di "micro-chirurgia oculare"  durante il quale viene utilizzato un "microscopio operatorio" per ingrandire notevolmente i dettagli dell'occhio.
Chiamata Facoemulsificazione l'operazione prevede l'asportazione del cristallino opaco per mezzo di una piccola sonda che emette ultrasuoni e l'introduzione, al suo posto, di una lente intraoculare. Dopo aver disinfettato il campo operatorio, si pratica una anestesia locale con colliri o con una piccola iniezione, generalmente molto efficace e ben tollerata. Viene poi effettuata una piccola incisione nell'occhio, attraverso la quale si introduce la minuscola sonda che frammenta ed aspira il cristallino opaco. La parte posteriore del cristallino "capsula posteriore" viene lasciata nella sua sede naturale. Una lente intraoculare di materiale plastico viene poi inserita all'interno dell'occhio ed appoggiata sulla capsula, per sostituire la lente naturale opaca che è appena stata rimossa.
L'incisione, a seconda della preferenza del chirurgo e della tecnica usata, può essere o no "suturata", cioè chiusa con un filo di nylon più sottile di un capello.
Questi punti sono inerti nel tempo e raramente necessitano di essere asportati. Qualora diventi necessario rimuoverli verranno sfilati durante una normale visita di controllo.

FACOEMULSIFICAZIONE DELLA CATARATTA CON TECNICA BIMANUALE. PROF. GIANLUCA SCUDERI


 Tecnica mini invasiva, taglio inferiore a 2 mm. richiede una
 perfetta bimanualità del chirurgo.
 Consente un rapido recupero ed evita l'astigmatismo indotto.
  Il Prof. Scuderi è tra i pochi in Italia ad eseguire questa tecnica








Prima dell'intervento

Le indicazioni per l'intervento devono essere discusse con il medico oculista/oftalmologo: se la cataratta è l'unico problema che limita la funzionalità dell'occhio si hanno eccellenti probabilità di recuperare una buona capacità visiva. A seconda dei casi è necessario controllare lo stato di salute generale eseguendo alcuni esami del sangue e l'elettrocardiogramma.
Allo stesso modo è utile informare lo specialista delle eventuali terapie cui ci si sta sottoponendo perché alcuni farmaci possono essere fonte di rischio aggiuntivo, specialmente gli anticoagulanti e i farmaci per l'ipertrofia prostatica. In preparazione all'intervento vengono di solito praticate alcune indagini strumentali dell'occhio. Nell'esame "ultrasonografico", vengono utilizzate onde sonore per identificare e misurare le strutture interne dell'occhio. Questo esame può avere importanza diagnostica quando il cristallino è talmente opaco da non permettere alcuna visualizzazione delle parti posteriori dell'occhio e lo specialista abbia il sospetto della presenza di altre patologie che potrebbero influenzare il risultato finale. L'esame specifico preparatorio all'intervento di cataratta è  la "biometria" Con questa tecnica viene misurata, con buona precisione, la lunghezza del bulbo oculare permettendo di calcolare il potere della lente intraoculare da impiantare in ciascun paziente.

Il giorno dell'intervento

Questo tipo di chirurgia viene solitamente eseguita senza necessità di pernottamento. A seconda dell'orario concordato, può essere necessario saltare un pasto. Prima dell'ingresso in sala operatoria vengono somministrati alcuni colliri per dilatare la pupilla e, a volte, un lieve sedativo per diminuire la normale apprensione.
L'intervento è totalmente indolore; l'anestesia locale infatti è molto efficace. Al termine, l'occhio viene medicato con colliri e protetto mediante una conchiglia di plastica ed eventualmente una leggera benda. Dopo una breve sosta nella zona di convalescenza, di solito il paziente può essere accompagnato in corsia o a casa.

Dopo l'intervento

Devono essere seguiti con cura accorgimenti quali:

  • usare le gocce di collirio come prescritto
  • usare la conchiglia protettiva e gli occhiali come consigliato dal medico
  • non sfregare o schiacciare l'occhio operato
  • limitare per qualche tempo l'attività fisica, soprattutto il sollevare pesi
  • usare farmaci analgesici in caso di dolore, ma avvertire il medico.

Nel complesso l'intervento è poco traumatico e le precauzioni richieste sono modeste. Va esercitato soprattutto il proprio buon senso.

Altre malattie oculari

Se sono presenti altre malattie dell'occhio, responsabili a loro volta di una riduzione della vista, queste possono condizionare il risultato finale di un intervento eseguito perfettamente e con buon successo. L'intervento di cataratta può comunque migliorare la situazione, rimuovendo un importante ostacolo al passaggio dei raggi di luce.

 

Il vantaggio della lente intraoculare

Il vantaggio della lente intraoculareIl cristallino naturale è una lente molto potente nel nostro sistema ottico; la sua perdita comporta una correzione con lente di uguale potere che, se inserita in un occhiale, risulterebbe molto spessa e pesante. Una lente a contatto invece può essere difficile da tollerare e da gestire, specie in un paziente anziano. Per questi motivi si preferisce ormai da decenni introdurre la correzione all'interno dell'occhio mediante una "lente intraoculare", di cui esistono molte varietà per forma e dimensione. Non provocano né allergia, né "rigetto" e il materiale è di durata illimitata.La lente intraoculare non richiede cure o manutenzione, consente un aspetto estetico normale e non interferisce con la visione naturale. Negli ultimi anni sono comparse sul mercato delle lenti cosidette premium che hanno la capacità di correggere difetti come astigmatismo e presbiopia riducendo drasticamente l'uso degli occhiali dopo l'intervento, il colloquio con il proprio oculista è fondamentale per la scelta della migiore lente da impiantare.

Prof. Gianluca Scuderi

scuderi-gianlucaProfessore Associato di Oftalmologia Facoltà di Medicina e Psicologia "Sapienza" Università di Roma

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